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Home > DOCUMENTI > Catechesi sull'APOCALISSE > CAPITOLO 16 |
[10] IL QUINTO VERSÒ LA SUA COPPA SUL TRONO DELLA BESTIA E IL SUO REGNO FU AVVOLTO DALLE TENEBRE. GLI UOMINI SI MORDEVANO LA LINGUA PER IL DOLORE |
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1) “regna su tutti i re della terra” (Ap 17,18) i re che si sono prostituiti e hanno vissuto nel fasto con essa (Ap 18,9); 2) che “tutte le nazioni hanno bevuto del suo vino” (Ap 18, 3); e che “furono sedotte dalle tue malie” (Ap 18,23-24); 3) che “i mercanti della terra, che erano i grandi della terra (Ap 18, 23) - divenuti ricchi per essa - piangono su di lei, perché nessuno compera più le loro merci” (Ap 18,11.13); 4) che “tutti i comandanti delle navi e l’intera ciurma....gridano: quale città fu mai somigliante all’immensa città” (Ap 18, 17-18). È evidente da tutto questo che si tratterà di un regno mondiale: il regno dell’Anticristo sarà infatti come un NUOVO IMPERO ROMANO IDOLATRICO, esteso a tutto il mondo. Un regno mondiale, che durerà solo tre anni e sei mesi, fondato sull’idolatria, la bestemmia, la persecuzione di Cristo e della sua Chiesa, su una dittatura soffocante mai vista, che controlla tutto e tutti. Un regno fondato sull’omicidio di chi non adora la Bestia (cfr. Ap. 11,7); di chi non adora la statua della Bestia e non ha il suo marchio sulla fronte e sulla mano (cfr. 13, 15-18); ebbra del sangue dei santi, dei profeti e dei martiri (cfr. Ap 13,7; Ap 17, 6; Ap 19, 24); covo di demoni, di prostituzione e di corruzione (cfr. Ap 18, 2-3). B) “Fu avvolto dalle tenebre”. Come dopo la 5^ Tromba. È chiaro che, mentre perdura questo flagello, è sospesa ogni attività personale e sociale, segno evidente della prossima fine del regno della Bestia. |
Il braccio di Dio si è mosso: ormai per la Bestia e il suo regno, le ore sono contate. Qui si tratta, come nella 5^ Tromba (Ap 9, 1-12), delle tenebre in rapporto al regno demoniaco dell’Anticristo. Questo flagello sembra, almeno nella prima parte, riferirsi anche alla 9^ piaga d’Egitto, le tenebre (Es 10,21-23; cfr. Sap 17, 1-5); ma il particolare che gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, fa inclinare per un parallelismo con Ap 9,1-12. Nell’Apocalisse viene richiamato lo SCHEMA DELLE 10 PIAGHE, ma esse non sono “fotocopiate” in modo uguale: l’Apocalisse non è un doppione dell’Esodo! Giovanni afferma che ci sarà un NUOVO ESODO ESCATOLOGICO, che ci saranno delle piaghe: ma solo alcune saranno come quelle dell’Egitto, altre invece sono nuove. Inoltre le piaghe dell’Apocalisse saranno a carattere mondiale, mentre quelle dell’Esodo furono a carattere locale e parziale. Quindi nell’Apocalisse troviamo lo schema delle piaghe d’Egitto, ma non troviamo ripetute - pedissequamente - le singole piaghe di quell’Esodo. OGNI ESODO HA LE SUE “PIAGHE” SPECIFICHE, ADEGUATE ALLA GRAVITÀ DEI PECCATI DEGLI UOMINI. |
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[12] IL SESTO VERSÒ LA SUA COPPA SOPRA IL GRAN FIUME EUFRATE E LE SUE ACQUE FURONO PROSCIUGATE PER PREPARARE IL PASSAGGIO AI RE DELL’ORIENTE. [13] POI DALLA BOCCA DEL DRAGO E DALLA BOCCA DELLA BESTIA E DALLA BOCCA DEL FALSO PROFETA VIDI USCIRE TRE SPIRITI IMMONDI, SIMILI A RANE: [14] SONO INFATTI SPIRITI DI DEMONI CHE OPERANO PRODIGI E VANNO A RADUNARE TUTTI I RE DI TUTTA LA TERRA PER LA GUERRA DEL GRAN GIORNO DI DIO ONNIPOTENTE. |
C) “Le sue acque furono prosciugate....”. La Coppa versata non produce immediatamente e direttamente un flagello, ma lo prepara, preparando la battaglia dell’Anticristo e degli eserciti dei re suoi alleati, contro Cristo e la sua Signoria assoluta. Poiché gli antichi invasori traversarono questo fiume per gettarsi sulla Palestina, il fatto che qui le sue acque vengono prosciugate, è segno di una prossima guerra. C’è un’allusione (“si asciugarono”) al modo con cui Ciro si impadronì di Babilonia (cfr. Is 44,27; Ger 1,38; 51, 36). Come infatti Ciro, deviando l’Eufrate, entrò in Babilonia, così ora prosciugato il letto del fiume - dalla sesta Coppa - si aprirà la strada ai re d’Oriente per correre con i loro popoli ad unirsi all’Anticristo e combattere contro Dio. Prosciugare le acque è un modo per dire che è aperta la via per l’invasione del nuovo Israele, da parte delle truppe dell’Anticristo. Questo prosciugamento assomiglia a quello del Mar Rosso (Es 14, 21) e a quello del fiume Giordano (Giosué 3,13-17) ma è di segno opposto: mentre quelli riguardavano la salvezza di Israele, stavolta non si realizza il passaggio del |
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popolo eletto, ma delle truppe dell’Anticristo, dei nemici di Dio per dare inizio alla battaglia e, in questo, si costituisce come un flagello. D) Non c’è dubbio che questa 6^ Coppa - che corrisponde alla 6^ Tromba - spiega, approfondisce e chiarisce quella 6^ Tromba: “Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufrate /.../ pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno per sterminare un terzo dell’umanità. Il numero delle truppe di cavalleria era 200 milioni. /.../ Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla teste dei cavalli fu ucciso un terzo dell’umanità” (Ap 9,13-19). Nella 6^ Tromba infatti già si parlava di truppe di cavalleria, di sterminio di un terzo dell’umanità, quindi era già implicito il concetto di una “grande guerra”, ma il quadro generale non era così chiaro come in questa 6^ Coppa. Lì una mostruosa cavalleria demoniaca decimava gli uomini, qui è descritto - in modo analogo - lo schieramento delle forze tenebrose di Satana per aggredire il regno di Cristo. E) “Il passaggio ai re dell’oriente”. Vengono chiamati “re dell’oriente”, con allusione alle invasioni dei Parti e degli Sciti, che erano nel sec. I, i nemici più pericolosi e l’incubo della società greco-romana. Si tratta di un simbolismo per indicare popoli confinanti, minacciosi: nemici pronti per l’invasione. In ogni caso essi sono meri simboli di una realtà più vasta: il regno di “Babilonia la grande” e delle sue terribili prostituzioni contro Dio. Secondo alcuni autori in questi “re dell’Oriente” sono da vedere anche e innanzitutto i “10 re dell’Anticristo” (Ap 17, 12-14.16-18; cfr. Dan 7, 24-26), che “riceveranno potere regale per un’ora soltanto insieme con la Bestia” (Ap 17,12). La marcia di questi Re verso la Palestina e Gerusalemme, è simbolo della loro marcia verso la battaglia decisiva e per loro finale, che combatteranno contro l’Agnello (cfr. Ap 17,14), nella quale saranno annientati: questa battaglia- detta di Armaghedon - coincide - senza alcun dubbio - col cosiddetto combattimento messianico (cfr. Ap 19, 19), che si realizzerà col ritorno di Gesù sulle nubi (cfr. Ap 19, 11-16; Mt 24,30-31). |
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Questi 10 re dell’Anticristo prendono quindi parte allo scontro decisivo insieme con “i re della terra” (Ap 16,14; Ap 19,19). Se vengono radunati tutti i re di tutta la terra, e i re vengono ognuno col suo esercito e la sua cavalleria, evidentemente si tratta di un esercito grandemente numeroso e agguerrito e quindi quella che si prepara è una “GRANDE GUERRA”, contro i fedeli di Dio, contro i cristiani autentici. Dio permetterà che tutti i suoi nemici, si radunino in un solo luogo, per distruggerli con un solo colpo. Se qualcuno avesse dei dubbi su questa interpretazione, ci pensa Giovanni stesso a dissiparli, perché nel Cap. 19, fa lui stesso l’esegesi di questa 6^ Coppa, descrivendo chiaramente, senza mezzi termini e con particolari indubitabili, questa scena: “Vidi allora la Bestia e i re della terra con i loro eserciti, radunati per muovere guerra contro Colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. Ma la Bestia fu catturata e con essa il falso Profeta. /.../ Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco e zolfo. Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di bocca al cavaliere, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni” (Ap 19, 19-21). F) “I re dell’Oriente”. Nel testo greco l’espressione è diversa: “è òdòs ton Basilèon ton àpò ànatoles èlìou”; “la strada dei Re, quelli (che vengono) dal sorgere del sole”. Cristo viene da dove sorge il sole, da Oriente ( “verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge” Lc 1, 78). I re dell’Anticristo vengono da “dove sorge il sole”, cioè dalla stessa parte da dove viene Cristo, ma per opporsi a Cristo. G) L’Anticristo, col suo regno mondiale arriverà ad avere dalla sua parte “re, eserciti di tutte le nazioni, i mercanti della terra, i grandi della terra, i comandanti di tutte le navi, ecc.” (cfr. Ap 18-19), insomma un impero mondiale, crederà di mettere in campo una specie di “Invincibile armata”, eppure verrà sconfitto in modo umiliante e bruciante. H) “Dalla bocca del Drago....della Bestia....del falso Profeta”. Entra di nuovo in scena la trinità satanica presentata nel Cap 13 e riapparsa qua e là nei contrassegni della Bestia (cfr. Ap 14,11; 15, 2; 16,2). |
Il Drago (il Diavolo), con le sue due Bestie - quella che viene dal mare, l’Anticristo (Ap 13,1) e quella che viene dalla terra, il falso Profeta (Ap 13, 11) - costituiscono una TRIADE SATANICA, UNA CONTRO-TRINITÀ, UNA TRINITÀ DIABOLICA, UNA TRINITÀ INFERNALE. Il Diavolo, scomparso dalla scena dopo il Cap. 12, agisce e colpisce il regno di Dio, attraverso le sue due Bestie. Egli appariva - per questo - un pò defilato, aveva lasciato completo campo d’azione alle due Bestie, attraverso le quali realizzava i suoi programmi. Adesso invece, all’improvviso, fa la sua comparsa accanto ai suoi due “aiutanti”, i suoi due “compari”. Evidentemente in vista della battaglia decisiva (ad Armaghedon) viene a dare il suo contributo sostanzioso, scende in campo direttamente. “Satana e le due Bestie costituiscono una sorta di “TRINITÀ MALVAGIA” (Edmondo Lupieri, L’Apocalisse di Giovanni, Mondatori, 2000. p. 194). Come Satana è l’anti-Dio (Padre), così la Bestia è l’anti-Cristo e il falso Profeta è l’anti-Spirito Santo. Come il Padre invia il Figlio e lo fa conoscere e comunicare attraverso lo Spirito Santo, così il Drago (l’anti-Padre) invia la 1^ Bestia (l’anti-Cristo), che dal Diavolo riceve il potere e il regno; la 2^ Bestia (l’anti-Spirito Santo) fa conoscere, adorare e mettere in comunicazione idolatrica, gli uomini con la 1^ Bestia. La prima Bestia (dal mare) simboleggia il POTERE POLITICO IDOLATRICO (come quello degli ultimi imperatori romani); la seconda Bestia (dalla terra) simboleggia il FALSO POTERE SPIRITUALE (il potere spirituale satanico, magico, esoterico, con cui opera ogni sorta di “portenti, segni e prodigi menzogneri”, cfr. 2 Tess 2,9). Il falso potere religioso sarà al servizio dell’immonda adorazione del potere politico. Si tratterà di una vera e propria “associazione a delinquere”, una banda ben organizzata di truffatori e di lestofanti del male. La morte di Gesù fu attuata dal POTERE IMPERIALE ROMANO, ma con la collaborazione delle autorità religiose ebraiche di Gerusalemme. Così avverrà per l’Anticristo. Egli avrà in mano un POTERE IMPERIALE MONDIALE col quale cercherà di mettere a morte Gesù e la fede cattolica – CON LA COLLABORAZIONE DI UNA FALSA AUTORITÀ RELIGIOSA (il Falso Profeta) costruita “ad hoc” per lui e per i suoi piani perversi. |
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Associazione Fede, Cultura e Società - a cura di Don Guglielmo Fichera - Ultima modifica: 11/09/2007 ore 16:30 |