Home > Legame tra Conversione e Pace e tra Apostasia e Guerra

La vera predicazione cristiana è annuncio (del vero, del bene, ecc.) e denuncia (del male e della menzogna, ecc.) insieme.


1) LEGAME TRA CONVERSIONE E PACE. MEDJUGORJE MARIA REGINA DELLA PACE (25/7/1988; 25/7/1990). 25/6/1981: “Il mondo può essere salvato tramite la pace, ma TUTTO IL MONDO AVRÀ PACE SOLTANTO SE TROVERÀ DIO. Dio c’è, ditelo a tutti. Pace, pace, pace! Riconciliatevi tra voi; fatevi fratelli. La pace deve regnare tra gli uomini e Dio e anche tra gli uomini stessi!” (cfr. 25/12/1988”La pace non viene da voi, ma da Dio”; 25/1/1991; 25/1/1995: “Non potete realizzare la pace, se non siete in pace con Gesù; per questo v’invito alla confessione”; 25/3/1995; 25/6/1995: “Pregate per la pace, perché quanto prima regni un tempo di pace, che il mio Cuore attende con impazienza”; 25/10/2000: “Pregate per le mie intenzioni. Con voi desidero rinnovare la preghiera e invitarvi al digiuno che desidero offrire a mio Figlio Gesù per la venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera”).

LA PACE REGNA QUANDO ABBIAMO L’AMORE NEL CUORE
(25-7-04 “Quando avrete amore nel cuore, in voi regnerà la pace”; 25-7-99; 25-7-03: “Figlioli, pregate fino a che la preghiera non diventi per voi gioia.
Solo così ognuno di voi scoprirà la pace nel cuore e la vostra anima sarà contenta”; 25-3-04: “Cari figli, anche oggi v’invito ad aprirvi alla preghiera. In modo particolare aprite i vostri cuori ed esprimete il vostro amore al crocifisso. Solo così scoprirete la pace e la preghiera comincerà a scorrere dal vostro cuore al mondo”). La Madonna usa gli avverbi (“soltanto”, “solo”), noi invece nel nostro cristianesimo secolarizzato e annacquato, non li usiamo più, anzi li abbiamo tolti per piacere agli uomini.

NON C’È PACE SENZA PREGHIERA (25-3-95)
“Non c’è pace, figlioli, dove non si prega; e non c’è amore, dove non c’è fede. Perciò, figlioli, v’invito tutti a decidervi, oggi di nuovo, per la conversione”.
CONVERSIONE PER ESSERE STRUMENTO DI PACE
(25-6-04: “Pregate e gioite con me per ogni cuore che si è convertito ed è diventato strumento di pace nel mondo”). La conversione si intende al vero Gesù, il Gesù di Maria, non il falso Gesù e la falsa Chiesa che piace agli uomini secolarizzati, modernisti e ideologizzati del nostro tempo.

A) PACE NEL MONDO

B) PACE DENTRO DI NOI

LA PACE HA UNA DIMENSIONE RELIGIOSA IMPRESCINDIBILE.È IMPOSSIBILE LA VERA PACE SENZA IL PRIMATO DELLA DIMENSIONE RELIGIOSA. La dimensione religiosa viene ontologicamente prima dell’economia, della sociologia, della filosofia, della psicologia, dell’umanesimo, ecc”. Gli umili possederanno la terra e gusteranno le delizie di una pace senza fine” (Sal 37,11; cfr. Prov 3,2). Gal 5,22: “Il frutto dello Spirito è pace…..” (cfr. Rom 14,17). “Il regno di Dio è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”. Il vero “shalom”, quindi, è solo frutto dello Spirito Santo, i mezzi umani non servono. Isaia 48,22: “non c’è pace per i malvagi”. Isaia 57,21: “non c’è pace per gli empi”. Luca 19,42: “Gerusalemme……se avessi compreso la via della pace”. Gerusalemme non accoglie Cristo: avrà la guerra e sarà distrutta anche fisicamente, perché la distruzione di Gerusalemme non è stata per niente simbolica!!! Isaia 26,3: “Al popolo giusto…assicurerai la pace”. Geremia 16,5: “Ho ritirato la mia pace da questo popolo”. Deuteronomio 30, 15-20: le due vie (benedizione o maledizione). Geremia 24,7: “Se ritorneranno a me con tutto il cuore….”. Sal 85, 9-14: “Ciò che Dio dice è la pace del suo popolo”. Sal 4,9: “Chi confida nel Signore può addormentarsi in pace” (cfr. Is 26,3). Gli Angeli annunziano: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ CHE DIO AMA” (Lc 2,14).
Gesù guarendo l’emorroissa le dice: “Va in pace” (Lc 8,48): caratterizzando col frutto spirituale della pace, la sua vittoria sulla malattia e sul peccato. Rimette i peccati alla peccatrice pentita (Lc 7,50). I suoi discepoli offrono alle città che visitano, la pace di Cristo (Lc 10,5-9). Giovanni alla stregua dell’A.T che vedeva nella “presenza di Dio in mezzo al suo popolo il bene supremo della pace” (Lev 26,12; Ez 37,26) fa vedere nella presenza di Gesù la sorgente e la realizzazione della pace. “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” (Gv 14,27) che è diversa dalla pace che dà il mondo.


LA PACE ESIGE LA SOPPRESSIONE DEL PECCATO

Finché il peccato non è fatto morire la pace non ci può essere. Geremia accusa: “Essi guariscono superficialmente la piaga del mio popolo dicendo: Pace! Pace! E tuttavia non c’è pace” (Ger 6,14).

SOLTANTO ESSERE GIUSTI DAVANTI A DIO E TRA GLI UOMINI È IL FONDAMENTO DELLA PACE, PERCHÉ SOPPRIME IL PECCATO, SORGENTE DI OGNI DIVISIONE.
Sal 119, 165: “Grande pace per coloro che amano la tua legge”. Essere in buona salute ed essere in pace sono due espressioni parallele (Sal 38,4). La Pace è nel bene in opposizione a ciò che è male (Prov 12,20; Sal 28,3; cfr. Sal 34,15). La vera Pace la posseggono soltanto coloro che fanno sempre ciò è gradito a Gesù (Gv 8,44), che compiono perfettamente la volontà del Padre. Se, nonostante andiamo a Messa, preghiamo, eppure non abbiamo ancora pace probabilmente a Gesù non piace come preghiamo; forse non gli piace come partecipiamo alla S. Messa (cfr. opuscolo di Catalina Rivas sulla Santa Messa); forse c’è qualcosa nella nostra vita - e prima ancora nel nostro cuore - che non Gli piace.

Dio può intervenire quando vuole – come vuole e dove vuole. Gli interventi di Dio nella storia, i giudizi di Dio sulla storia sono interventi medicinali che mirano alla conversione. Egli è come un padre che corregge il figlio, come un medico che interviene con la medicina sul paziente per ottenerne la salute. Ap 3,19: “Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo” (cfr. Ebr 12, 5-11).

IN CHE MODO DIO CI CASTIGA?
Alcune persone si rifiutano di credere che Dio possa castigare, perché la parola castigo oggi ha assunto una connotazione decisamente negativa nella mentalità comune. Nella mentalità dominante della nostra epoca il castigo è considerato come un’azione riprovevole, quasi che implichi necessariamente cattiveria da parte di chi lo attua. E siccome Dio è per definizione amore e misericordia allora si esclude che possa castigare i suoi figli. Ma il verbo castigare, che deriva dal latino, nel suo significato originario significa “correggere”. Il castigo medicinale è quindi una correzione di Dio, una “lezione” se vogliamo, per dei figli che con la loro stolta cecità spirituale e la loro orgogliosa disubbidienza scelgono le vie del male rischiando la dannazione eterna. Dio in ultima analisi agisce così solo per il nostro bene, e quindi in virtù del Suo amore, per evitarci un male e una sofferenza infinitamente peggiori: l’inferno! I castighi medicinali che Dio manda non sono perciò espressione di un desiderio di vendetta, quasi che Dio agisca per una sadica smania di rivalsa alla tiepidezza dei Suoi figli nei Suoi confronti, ma una dimostrazione estrema 1) del Suo amore, 2) della Sua misericordia e della Sua giustizia.

 

I CASTIGHI SONO ESPRESSIONE DI AMORE
Il castigo medicinale è una dimostrazione del Suo amore: perché Egli ci castiga per il nostro bene, come farebbe un padre amorevole che riprende i suoi figli disubbidienti. Dio ci vuole salvare tutti e quindi a un’umanità che ha perso l’umiltà e rischia di buttarsi fra le grinfie di Satana Egli cerca di farle comprendere i veri valori, anche con la sofferenza se è necessario. Con questa Sua azione medicinale Dio è, quindi, il vero benefattore dell’umanità. Quando il male sembra prevalere Egli ascolta le invocazioni dei giusti e interviene con la Sua mirabile potenza per ristabilire la giustizia. Dio quindi può castigare gli uomini permettendo un male, ma anche mandando di propria mano una punizione. Nella Bibbia stessa, i riferimenti ai castighi mandati da Dio non mancano. Pretendere di negare questa realtà significa rifiutare gli insegnamenti stessi della Scrittura. Quando Dio manda le dieci piaghe sull’Egitto lo fa per misericordia verso il popolo di Israele. Dio sul Sinai aveva detto a Mosè: “Ho osservato la miseria del Mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele...” (Esodo 3,7-8).  Egli lascia libertà agli uomini, ma quando le azioni dei Suoi nemici minacciano i Suoi eletti e i giusti, pur permettendo talvolta che durino per un certo tempo - il tempo della prova - alla fine viene immancabilmente in loro soccorso. In questi casi il suo castigo può essere un atto di misericordia verso i giusti per liberarli in maniera completa e definitiva dal giogo del male. Ma anche una dimostrazione della Sua Gloria e un ammonimento per i Suoi avversari affinché si convertano. Troviamo confermata la validità del concetto di castigo divino medicinale anche in innumerevoli rivelazioni private di santi, beati e venerabili. Già a Fatima nel famoso “segreto”, la Madonna ammoniva: “Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati.
Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace”. La Madonna qui ci dimostra che Dio quando è necessario può mandare castighi medicinali ai suoi figli, ma al tempo stesso prima li ammonisce, indicandogli anche la via per evitarli. Come sappiamo l’appello della Madonna a Fatima non venne ascoltato e ciò fece sì che la Russia diffondesse i suoi errori (il comunismo) nel mondo. E il mondo durante il XX secolo è stato flagellato da guerre, carestie e persecuzioni, le più terribili della storia, esattamente come la Madonna aveva predetto. Queste piaghe dei nostri giorni non sono state mandate da Dio ma Egli le ha permesse, lasciando che Satana attuasse il suo piano diabolico di odio e distruzione.

PERCHÉ QUESTA CATECHESI
La ragione per cui ci siamo soffermati così lungamente sul significato di castigo divino è perché la sua comprensione (e la sua accettazione!) alla luce della Fede è di fondamentale importanza per discernere molti degli avvenimenti del nostro tempo, per analizzare nella giusta prospettiva ciò che è accaduto nel XX secolo e ciò che con molta probabilità ci attende in futuro se l’uomo non saprà trarre profitto dalla lezione della storia e dagli innumerevoli ammonimenti della Madonna di questi anni.
 

DIO È MISERICORDIA E GIUSTIZIA INSIEME: EVITARE DUE ERRORI OPPOSTI
Non solo misericordia; non solo giustizia. Un Dio solo misericordia non è il vero Dio. Un Dio solo giustizia non è il vero Dio. A noi sembra che oggi ci sia un evidente squilibrio: si parla spesso solo della misericordia di Dio ma – a torto – non si parla più della giustizia, come se la giustizia di Dio fosse una virtù deplorevole o di cui vergognarsi. Intendiamoci subito bene. Con questa catechesi vogliamo solo ripristinare l’equilibrio tra i due attributi divini. Tutto qua. Oggi si cade facilmente in due errori opposti: 1) o quello di contrapporre le virtù divine come se l’una escludesse l’altra; 2) oppure quello di confonderle assieme riducendo la giustizia alla misericordia, come nella tendenza cosiddetta “buonista”, oppure quello di ridurre la misericordia alla giustizia, come in certe tendenza della falsa “teologia della liberazione”
Costruire due partiti: a) il partito della misericordia, b) e il partito della giustizia e schierarsi solo per l’uno o solo per l’altro è la cosa più ridicola e sbagliata che si possa pensare. Noi non abbiamo nessuna intenzione di proporre un “falso bipolarismo”, vogliamo solo ripristinare l’equilibrio e per fare questo, ci concentreremo su questo argomento e mostreremo le prove che la giustizia di Dio esiste ed è attestata nella Bibbia, nella vita dei Santi, e nelle apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa. Ma in nessun modo intendiamo sostenere l’errore di chi contrappone la misericordia e la giustizia.

ANTICO TESTAMENTO
A) 2 Sam 21: X) Viene la carestia per tre anni. Davide parla con Dio e Dio gli dice che su Saul e sulla casa di Davide pesa un fatto di sangue, lo sterminio dei Gabaoniti. Per questo crimine è venuta la carestia. Quando quel peccato viene espiato, dal cielo cade la pioggia. Y) Davide pecca (cfr. censimento: 2 Sam 24, 1-9) e domanda “In che modo posso espiare?”. Dio gli offre di scegliere uno dei tre castighi: a) 3 anni di carestia nel suo paese; b) 3 mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue (guerra); c) 3 giorni di peste nel tuo paese (2 Sam 24, 10-17).
Nella Sacra Scrittura il castigo di Dio è visto come espressione di carità. Come un padre che con i figli ricorre all’inizio al rimprovero, poi se necessario anche al castigo.
B) Prov 3, 12: “Il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto”;

NUOVO TESTAMENTO
A) Gerusalemme “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte, abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata” (Lc 19, 41-44).
B) Rom 12, 17-20 : “Non rendete a nessuno male per male. /…/ Non fatevi giustizia da voi stessi , carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. Al contrario se il tuo ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo”.
C) Ebr 12, 5-11: “Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da Lui, perché il Signore corregge colui che ama e sferza chiunque riconosce come figli. È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità. Certo ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati”.
D) Luca 1,11-20: "L'angelo Gabriele appare a Zaccaria e gli annuncia la nascita di Giovanni Battista. Zaccaria però è incredulo e l'angelo Gabriele gli dice: "tu non hai creduto alle mie parole [...] per questo diventerai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui si compirà la promessa che ti ho fatto".
E) “E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di Lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente” (Luca 18,7-8).
F) TORRE DI SILOE: “In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo” (Luca 13, 1-5).
G) Il Signore taglia le piante che sfruttano il terreno e non portano frutto (cfr. Lc 13, 6-9).
H) “IO TUTTI QUELLI CHE AMO LI RIMPROVERO E LI CASTIGO” (Ap 3,19).
I) L’Apocalisse testimonia con chiarezza che Dio può intervenire in qualsiasi momento della storia degli uomini (prima del Giudizio Finale) e indica che al Nuovo Esodo corrisponderanno le nuove Piaghe (ad imitazione di quelle d’Egitto) che però questa volta saranno mondiali.
Ap. Cap. 6; 7 SIGILLI. Ap. Cap 8; 7 TROMBE. Ap. Cap. 16; 7 COPPE. Ap 18,7: “Su Babilonia la grande verrà in un solo giorno morte, lutto e fame”. Nell’A.T il castigo raggiungeva le persone, un popolo o più popoli. Nell’Apocalisse si vede con chiarezza che le 10 piaghe ora saranno a livello mondiale, riguarderanno tutta l’umanità, tutti i popoli. Gesù è il Signore di tutta l’umanità e di tutta la storia.

VITA DEI SANTI
A) S. Agostino: “Signore tu eri sempre presente con sofferenze, frutto di misericordia, e hai seminato di amarezza le mie scelte sbagliate, i miei piaceri illeciti, perché io mi decidessi ad allontanarmene e ritornassi a te” (Le Confessioni, Ed. Paoline, 2002, Libro II, Cap. 2, p. 75).
B) S. Agostino: “Ognuno quando ha la felicità renda grazie a Dio che così lo consola; quando non ha la felicità, renda grazie alla giustizia di Dio. Ringrazi Dio quando carezza e consola; ringrazi Dio quando riprende e castiga” (Enarr. inPs., 91,1).
C) Padre Pio: “La vita cristiana si deve basare sul timore e sull’amore insieme. Il solo timore ci toglierebbe slancio ed azione; il solo amore, senza freno, porterebbe all’abuso” (P. Marcellino IasenzaNiro, IL PADRE, San Pio da Pietrelcina, Sacerdote carismatico, TESTIMONIANZE, Ed. P. Pio da Pietrelcina, 2006, p. 247).
D) PADRE PIO TEMEVA PIÙ LA MISERICORDIA CHE LA GIUSTIZIA DIVINA. “Durante una ricreazione in cui trattava l’argomento di abbandonarsi nelle braccia della misericordia divina di Dio, il Santo disse ai presenti: “Ricordatevi che io ho più paura della misericordia di Dio che della sua giustizia”. Dopo una pausa di silenzio generale, proseguì dicendo: “Credete che io abbia detta una cosa sbagliata? Vi dimostro subito la verità di quanto ho asserito. Per mezzo di una penitenza, di una sofferenza accettata, di un atto di dolore, di una contrizione sentita, io sono alla pari con la giustizia del Signore.
Ma se manco contro la sua misericordia, come darò a pareggiare? /…/ Come si potrà infatti dire che si è corrisposto alle grandi miseri-
cordie divine? /…/ La giustizia di Dio è conosciuta: si sa quali sono le leggi che la governano e, se uno pecca ed offende la giustizia divina, può fare appello alla misericordia divina; ma se abusa della misericordia, a chi ricorre? In questo caso non c’è remissione, perché la stessa misericordia si trasforma in giustizia”. /…/ Dobbiamo sì tuffarci nella misericordia divina, ma questo tuffarci nella bontà di Dio non è senza responsabilità” (P. Marcellino IasenzaNiro, “IL PADRE”, San Pio da Pietrelcina, La missione di salvare anime, Testimonianze, Prima Parte, Ed. Padre Pio da Pietrelcina, 2004, pp. 200-201).

1) GUERRA NEL MONDO

2) GUERRA DENTRO DI NOI

LEGAME TRA APOSTASIA E GUERRA, CATASTROFI, EPIDEMIE
MEDJUGORJE, 25 aprile 1983: “Vi prego soltanto di convertirvi! Pregherò mio Figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico; convertitevi! Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi! /…/ Io presento tutto al mio divin Figlio per ottenere che Egli mitighi la sua giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice” (I messaggi della Regina della Pace, Shalom, p. 159; cfr. pp. 366-367).


NON SONO STATI SIMBOLICI MA FATTI REALI:

1) Le 10 piaghe d’Egitto (Es Cap 7-12), non furono un fatto simbolico, ma terribilmente reale.
2) L’annuncio del castigo per Sodoma e Gomorra (Gen 18,17-21; 19,13) non fu un fatto simbolico, rientrante nel linguaggio e nel genere apocalittico. Il Fuoco che piovve su Sodoma e Gomorra, non fu un fatto simbolico, ma terribilmente reale.
3) L’annuncio del castigo del diluvio (Gen 6,5-8.12-22) non fu un fatto simbolico rientrante nel linguaggio e nel genere apocalittico. Il diluvio universale non fu un fatto simbolico, ma terribilmente reale.
4) L’annuncio della deportazione a Babilonia, a causa dei peccati d’Israele, (cfr. Is 5; 7,18-25; 8) non fu un fatto simbolico rientrante nel linguaggio e nel genere apocalittico, ma fu un fatto terribilmente reale.
5) Fa veramente sorridere - per esempio - la difficoltà ad accettare che si parli, nella Bibbia, di un terremoto vero, reale, quando la realtà, proprio di questi mesi, supera addirittura anche quello che leggiamo! (Contro l’esasperato simbolismo di alcuni biblisti si legga APOCALISSE, Fede e Cultura, 2006 p.11 - 15 e 37 - 42). QUESTA PROSPETTIVA NON RIGUARDA SOLO L’A.T., MA È CONFERMATA DALLA MADONNA NELLE SUE APPARIZIONI.
MEDJUGORJE, 25 ottobre 1985: “Soffro molto per i non credenti. Anche loro sono figli miei! Non sanno quale tremendo castigo li aspetta! Tutto quello che ho confidato si realizzerà. Anche gli ammonimenti al mondo si verificheranno. /…/ Guardatevi intorno e vi renderete conto di quanto siano immersi nel peccato gli uomini d’oggi” (I messaggi della Regina della Pace, Shalom, p. 159; cfr. p. 378).
MARIENFRIED: “Il mondo berrà la coppa dell’ira fino in fondo, a causa degli innumerevoli peccati con cui offende il cuore di mio Figlio” (Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, p. 163).
MEDJUGORJE: “Satana vuole la guerra e l’odio” (25/9/2001; 25/3/1993). “La guerra dura a lungo perché non si prega” (25/10/1993).

In questa catechesi vogliamo approfondire il tema dell’apostasia, ma questo non significa che vogliamo sostenere che per noi c’è solo apostasia, e apostasia dovunque, come se da nessuna parte mai ci fosse ancora tanta gente semplice che crede e vive della fede. Vogliamo solo mettere in evidenza la gravità di questo male e per farlo dobbiamo concentrarci su di lui e denunciarlo in tutte le sue manifestazioni. Insomma: APOSTASIA = SÌ; SOLO APOSTASIA = NO!

LE GUERRE SONO PUNIZIONI PER I PECCATI DEGLI UOMINI
Lucia a Fatima: “Madonna questa guerra (1917) finirà presto?”. “La guerra finirà presto, ma se gli uomini non la smetteranno di offendere Dio durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente il Mio Cuore Immacolato trionferà” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Il Messaggio di Fatima, LER, 2000, pp. 14-15).


LE APPARIZIONI DI AKITA (GIAPPONE)
Sono state riconosciute 22 aprile 1984.
Il 12 giugno 1973, Suor Agnes, vede irradiarsi dal tabernacolo fasci di luce. Le appare il suo Angelo custode e le dice:”Ripara i tuoi peccati e quelli di tutti gli uomini. Il mondo ferisce Gesù con i suoi oltraggi”. Il 3 agosto 1973 la Vergine riapparve e le disse: “C’è bisogno di anime che con le loro sofferenze e la loro povertà riparino per i peccatori e gli ingrati. Irritato contro questo mondo, il Padre prepara un grande castigo sull’intera umanità. Il castigo può essere evitato con la preghiera, la mortificazione, la povertà, gli atti che esigono sacrificio e coraggio”.
Il 13 ottobre, anniversario dell’ultima apparizione di Fatima, la Vergine dà il terzo messaggio di Akita. “Figlia mia, come già ti ho annunciato, se gli uomini non si convertiranno, il Padre lascerà cadere sull’intera umanità un grande castigo. Sarà una punizione terribile quale non si è vista mai; peggiore del diluvio. Il fuoco cadrà dal cielo e gran parte dell’umanità sarà annientata e i sopravvissuti conosceranno sofferenze tali da invidiare i morti.

Le sole armi che vi resteranno saranno il Rosario e il Segno lasciato da mio Figlio. Recitate ogni giorno il Rosario, e con esso pregate per il Papa, il vescovo e i sacerdoti. L’azione del demonio è penetrata fino all’interno della Chiesa in maniera tale che si vedranno cardinali opporsi a cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi onoreranno saranno disprezzati, vilipesi, combattuti dai loro confratelli. L’altare e la Chiesa saranno saccheggiati. La Chiesa sarà riempita di persone compromesse. Per azione del demonio molti sacerdoti e religiosi abbandoneranno la loro vocazione. Il demonio si accanirà specialmente contro quelli consacrati a Dio. La perdita di molte anime è causa del mio dolore. SE I PECCATI CONTINUANO E OLTREPASSANO L’ATTUALE MISURA, ANCHE IL PERDONO FINIRÀ PER SCOMPARIRE. Trasmetti coraggiosamente tutto questo messaggio al tuo Vescovo. Recitate molti Rosari. Io sola posso ancora salvarvi dalle calamità e disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in me sarà salvato” (Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, p. 164). CUAPA, Nicaragua, 1980: “Se voi non cambiate abbrevierete la venuta della 3^ Guerra Mondiale” (cfr. idem, p. 165). CIVITAVECCHIA (Roma), 1995: “State entrando in un tempo di grande apostasia. /…/ Se non ritornate al Signore entreremo in una guerra nucleare” (cfr. idem, p. 262).
Ad indicare che quella dell’espiazione dei peccati è una legge universale e imprescindibile riporto un passo della LETTERA AI CORINZI DI SAN CLEMENTE I, PAPA: “Giona predicò la rovina ai Niniviti questi, ESPIANDO I LORO PECCATI, placarono Dio con le preghiere e conseguirono la salvezza. Eppure non appartenevano al popolo di Dio” (Liturgia delle Ore, Vol. II, Mercoledì delle Ceneri, Ufficio delle Letture, p. 42). Tutta la Quaresima, con la sua forte dimensione penitenziale ci richiama e ci ricorda la necessità dell’espiazione dei peccati.


AMMONIMENTO E CASTIGO
Gesù ammonisce e castiga, - perché un vero Padre “non può sopportare che i figli si perdano” e mette in atto ogni espediente per richiamare alla conversione. Se non c’è conversione, il Signore prima ammonisce, poi castiga, pur di evitare la “morte seconda” (la dannazione eterna, l’inferno)” (Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, p. 27).

1) CASTIGO SUL MONDO

2) CASTIGO SULLE SINGOLE PERSONE
Tutta l’Apocalisse smentisce in pieno e clamorosamente la posizione di coloro che pensano – sbagliando – che la giustizia divina o eventuali castighi divini - sono limitati e relegati solo al Giudizio Finale e alla Parusia. Il terzo segreto di Fatima, (pubblicato come documento ufficiale della Chiesa, dalla Congregazione per la Dottrina della Fede), predice una grande e sanguinosa persecuzione contro la

Chiesa, l’uccisione del Papa e dopo una grande era di pace: come si vede, si tratta di avvenimenti lontani e distanti dal Giudizio Finale. Lucia, il 22 magio 1958, scrive una lettera a Padre Agostino Fuentes, allora postulatore della causa di beatificazione di Giacinta e Francesco, nella quale afferma: “Mi creda,padre, il Signore castigherà il mondo molto presto. /…/ Verrà presto il castigo materiale. /…/ La Madonna si trova come tra due spade: da una parte vede l’umanità ostinata ed indifferente davanti ai castighi minacciati, dall’altra vede noi che calpestiamo i Sacramenti e disprezziamo il castigo che si avvicina rimanendo increduli, sensuali e materialisti. La Madonna ha detto espressamente: “Ci avviciniamo agli ultimi tempi”, me lo ha detto tre volte”. Come si vede è ribadito, ancora una volta, che si tratta di avvenimenti lontani e distanti dal Giudizio Finale. Anche nelle apparizioni della Signora di Tutti i popoli, ad Amsterdam, ad Ida Peerdeman, nella preghiera che la Madonna le ha dettato, si prega così: “Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il tuo Spirito sulla terra. Fa abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra”. Le calamità e la guerra da cui si chiede di essere preservati, sono quelle che possono realizzarsi solo nel presente, non certo al Giudizio Universale! Certamente si tratta di una giustizia mitigata e temperata dalla Misericordia. Certamente Dio non interviene con la sua giustizia ad ogni minuto. Certamente Dio è paziente e a volte attende prima di intervenire, ma altrettanto certamente come interviene con la sua Provvidenza così anche interviene con la sua Giustizia nella storia degli uomini.

TESTIMONIANZA DI SUOR FAUSTINA
Per chi avesse ancora perplessità sul fatto che Dio possa mandare dei CASTIGHI MEDICINALI, quando vuole, come vuole e dove vuole, per correggere l’iniquità degli uomini, cito solo alcuni passi tratti dal Diario di Santa Faustina Kowalska.
1) In mezzo ad un’opera dove è glorificata la Divina Misericordia si legge: “Vidi la Madonna col petto trafitto da una spada e ci metteva al riparo da un tremendo castigo di Dio. Iddio aveva deciso di colpirci con un terribile castigo, ma non poté perché la Madonna ci protesse” (cfr. Diario, Libreria Editrice Vaticana, 2001, p. 263).
2) E più avanti: “Gesù dice a Santa Faustina: “Figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. /…/ Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia” (cfr. Diario, Libreria Editrice Vaticana, 2001, p. 245). [N.B. = per la fine dei tempi cfr. Kibeho, Libro Apocalisse, p. 164].
3) E ancora Gesù, il 17 febbraio 1937: “Segretaria della mia misericordia, scrivi, parla alle anime di questa Mia grande Misericordia, poiché è vicino il giorno terribile, il giorno della Mia giustizia” (cfr. Diario, Libreria Editrice Vaticana, 2001, p. 345).


LEGAME TRA PECCATO E CATASTROFI
“La natura si ribella all’uomo quando l’uomo si ribella a Dio (catastrofi - cataclismi-terremoti - carestie - inondazioni, ecc). “I Cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento” (Sal 19, 1-2) per cui la natura è “obbediente” all’uomo quando l’uomo è obbediente a Dio, lo loda, lo glorifica, lo ringrazia. La natura si ribella all’uomo quando l’uomo si ribella a Dio, lo bestemmia,lo insulta, lo rifiuta, lo offende. Ogni movimento dell’uomo contro Dio, suscita anche un movimento della natura contro l‘uomo” (Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, pp. 38-39).


UMANITÀ ATTUALE E GIUDIZIO DI DIO
Heede, Germania: “Il mondo è peggiore che ai tempi del diluvio. Ciò che accadrà sarà terribile, come mai si vide dall’inizio del mondo. /…/ Io vengo e con me verrà la pace. Con un piccolo numero di eletti edificherò il Mio Regno” (cfr. Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, p. 162).
Betania, Venezuela: “Si avvicinano giorni di rivoluzione universale. Vengo a portare riconciliazione fra i popoli e le nazioni. Questa è la sola cosa che può salvare questo secolo dalla guerra e dalla morte eterna. Se un cambiamento non arriverà e non ci sarà una conversione di vita, si perirà sotto il fuoco, la guerra e la morte. /…/

Il mondo deve prepararsi ad un’importante manifestazione di Gesù che porterà una nuova era di pace” (cfr. idem, p. 165).
San Nicolas, Argentina: “L’umanità è appesa ad un filo. Il tempo sta terminando. Non c’è stata la risposta che il Signore si aspettava per i suoi messaggi. Affrettatevi perché la notte sta arrivando. Dovete prepararvi per la lotta con il nemico. Dovete attendere Gesù Cristo con tutto il vostro amore” (cfr. idem, p. 166).
Grushew, Ucraina: “Pentitevi e amatevi gli uni e gli altri. Stanno per arrivare i tempi che sono stati preannunciati come quelli della fine dei tempi (da non confondere con la fine del mondo). Guardate la desolazione che circonda il mondo: i peccati, l’accidia, il genocidio…. Se per la Russia non c’è ritorno al cristianesimo, ci sarà una terza guerra mondiale e il mondo intero si troverà davanti alla rovina. Insegnate ai bambini a pregare. Insegnate loro a vivere nella verità e vivete voi stessi nella verità. Pregate il Santo Rosario. È l’arma contro Satana. Il Regno di Dio verrà solo attraverso la penitenza e il pentimento dei peccati. Molti vengono come falsi profeti e falsi messia. State attenti. Voi qui, in Ucraina, avete ricevuto la conoscenza dell’unica, vera, Chiesa apostolica” (cfr. idem, p. 166).
Catalina Rivas, Bolivia: “Dopo una grande purificazione ci sarà il Regno di pace di Gesù. Prima però attendono l’umanità giorni terribili. L’ora è grave, il pericolo imminente. L’umanità sta vivendo tempi peggiori di quelli del grande diluvio. Il mondo deve prepararsi a resistere agli attacchi della Bestia. È pronta la Grande Tribolazione (cfr. Mt 24, 21-25). La manifestazione dell’Anticristo è imminente”(cfr. ibidem, pp. 167-169). Non c’è dubbio che oggi ci sia una DIFFUSA APOSTASIA (Guglielmo Fichera, Apocalisse, Fede e Cultura, 2006, pp. 100-117) che se non viene rinnegata e sostituita da una grande conversione provocherà una grande guerra.

ANTITESI TRA FEDE E IDOLATRIA
Alla luce di queste indicazioni si comprende bene, allora, che l’antitesi vera, dentro la storia, è tra fede e idolatria, tra fede e apostasia. Lo scontro vero, la battaglia decisiva, costante e senza vie di mezzo, è tra fede e idolatria, tra fede e apostasia. Tutto si organizza, cresce e si sviluppa, intorno a questi due “poli”. Non vi è un terzo polo: ogni azione, ogni scelta, ogni movimento si colloca o nella Città di Dio o nella Città degli idoli, così come nell’elettrolisi si separano gli ioni e possono andare solo al polo positivo o al polo negativo (cfr. Mt 12,30; Lc 11,23). Il nostro futuro dipenderà da ciò che sceglieremo. Siccome Cristo è il centro della storia e il cristianesimo, come conseguenza, è l’evento fondante della storia, allora tutta la totalità della storia va pensata e parametrata sul cristianesimo.

FUTURO DI PACE O DI GUERRA
Ancora una volta la catechesi biblica mette in evidenza il ruolo della grandezza e della responsabilità della libertà dell’uomo. Il nostro futuro dipende da ciò che noi sceglieremo: a) un futuro di pace se scegliamo la conversione sincera, la vita di fede autentica, la Signoria di Cristo e l’obbedienza alla Parola di Dio; b) un futuro di guerra, di tragedie e di catastrofi se scegliamo la ribellione a Dio, l’apostasia, l’idolatria, l’offesa a Dio.

 
Da quanto abbiamo evidenziato risulta che:

PIÙ È GRANDE LA CONVERSIONE, L’AMICIZIA CON DIO, LA VITA DI FEDE AUTENTICA, PIÙ GRANDE E DURATURA SARÀ LA PACE.
PIÙ GRANDE È L’APOSTASIA, L’OFFESA A DIO, L’IDOLATRIA E LA RIBELLIONE A DIO, PIÙ GRANDI, ESTESI E DEVASTANTI SARANNO LA GUERRA E I CASTIGHI MEDICINALI DI DIO.
 

CONCLUSIONE
Facciamoci APOSTOLI DELLA PREGHIERA, della conversione e della vita vissuta nella Signoria di Cristo. Facciamoci MISSIONARI DELLA VERITÀ e promuoviamo un ANNUNCIO FORTE e chiaro DI CONVERSIONE. Approfondiamo la LETTURA DEL TEMPO PRESENTE ALLA LUCE DEI CRITERI DI GIUDIZIO BIBLICI (cfr. Mt 16,2-3; 24, 32-36).

Don Guglielmo Fichera


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Associazione Fede, Cultura e Società - a cura di Don Guglielmo Fichera - Ultima modifica: 22/10/2007 ore 16:00